La cattedrale di Ischia Ponte
S. Maria Assunta nell’antico Borgo di Celsa, il centro storico del comune oggi conosciuto come Ischia Ponte, è la cattedrale di Ischia.
All'interno è custodito, tra le altre opere di pregio, un crocifisso ligneo medievale di manifattura catalana.
L'edificio fu costruito nei primi anni del trecento, dopo una parziale distruzione fu ricostruito nel suo attuale aspetto. Presenta un'ampia facciata barocca con tre ingressi protetti da una robusta cancellata.
L'interno è molto luminoso, ed è costituito da tre navate, dominate da una cupola di ispirazione bramantesca.
Al lato troviamo una torre campanaria, costruita nel 1596, allo scopo di offrire un rifugio alla popolazione durante le frequenti incursioni barbaresche a quel tempo inferte all’isola d’Ischia.
Ricordiamo che questa chiesa non è sempre stata una cattedrale: molte delle opere preziose che essa custodisce provengono dalla originaria cattedrale di Ischia che si trovava sul Castello Aragonese e di cui oggi rimane un edificio semidistrutto.
All'interno della cattedrale di Ischia troviamo molte opere d'arte: tele di Giacinto Diano sono “Annunciazione”, “Assunzione della Vergine”, “Elemosina di San Tommaso da Villanova”, “San Nicola da Tolentino”, “Assunta”, “Sant'Agostino con la Santissima Trinità”. C'è anche una tela di Alfonso Di Spigna, sul primo altare laterale sinistro: “San Giuseppe” . In sacrestia sono presenti altri quadri interessanti, in parte provenienti dall'antica Cattedrale, come una tavola rappresentante San Giorgio che trafigge il drago, attribuita al fiammingo Dirk Hendricksz.
Interessante il battistero, ricostruito assemblando differenti pezzi provenienti da monumenti distrutti durante il rovinoso bombardamento del Castello del 1809. Alcune cariatidi dello stesso provengono con certezza dalla tomba di Giovanni Cossa. Esse sorreggono una pregiata fonte battesimale dove, nel 1654, venne battezzato Carlo Gaetano Calosirto, che diverrà San Giovanni Giuseppe della Croce, patrono dell’isola d’Ischia.
Anche lo spettacolare altare marmoreo, realizzato assieme alla balaustra di stile barocco tra il 1746 ed il 1764, proviene dal Castello Aragonese come la tela trecentesca raffigurante Santa Maria della Libera che sembra sia stata particolarmente cara a Vittoria Colonna, uno dei personaggi più importanti che frequentò l’isola d’Ischia.
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